Siamo Energia immersa nell’Energia

Grazie ad una delle più importanti scoperte in ambito scientifico risalente ai primi anni del secolo scorso, per opera di Albert Einstein, sappiamo che Energia e Materia sono due facce della solita medaglia. In poche parole l’una esiste grazie all\’altra, non sono separabili, si producono e sostengono a vicenda.

SUPPORTATI DALLE SCOPERTE SCIENTIFICHE POSSIAMO OGGI CAPIRE MEGLIO CONCETTI CHE LE ANTICHE SCIENZE ORIENTALI SPIEGANO DA MILLENNI

Anche in Medicina Tradizionale Cinese si considera che tutto è Energia. Tutto ciò che è in essere è Energia in espressione. L’organismo umano è Energia condensata che si esprime attraverso differenti caratteristiche energetiche a seconda degli apparati e delle loro funzioni.

I TRE TESORI

I più importanti traduttori europei dei testi antichi di Medicina Tradizionale Cinese affermano che l’Energia è una e si presenta con differenti caratteristiche, alle quali gli antichi saggi hanno dato svariati nomi e significati, codificandole e classificandole a seconda del ruolo che ricoprono nel funzionamento globale della struttura del corpo, della mente, delle emozioni e dello spirito dell’essere umano.

Nei testi di Medicina Tradizionale Cinese vengono descritte molteplici manifestazioni di Energia, che vanno a costituire l’intera struttura umana. Queste Energie possono essere riassunte in tre macro tipologie, ognuna aventi funzioni e caratteristiche differenti, esse sono il Jing, , il Qi e gli Shen.

JING, L’ENERGIA ESSENZA

Il Jing rappresenta l’Essenza ed il quantum energetico originario che determina la manifestazione della vita e del suo intero decorso. Si parla di due tipi di Jing, ovvero Jing del Cielo Posteriore e Jing del Cielo Anteriore. Il Jing del Cielo Posteriore deriva dall’unione di due individui di sesso opposto, i quali innescano la fecondazione seminale. Il Jing del Cielo Posteriore deriva delle essenze sottili e pure ricavate dal cibo e dai liquidi digeriti. Questi due tipi di Jing sono inseparabili e uno esiste in relazione all’altro, andando così a costituire il Jing complessivo dell’organismo. Il Jing è una sostanza Energetica che deve essere sempre presente all’interno dell’organismo e ben conservato, poiché quando esso viene a mancare la vita organica non può più sussistere e sopravviene la morte fisica.

GLI ECCESSI CONSUMANO LA VITA

Il modo migliore per conservare il Jing è quello di vivere una vita moderata e bilanciata il più possibile, sia a livello di attività fisica, che mentale che emozionale. Vivere una vita troppo sedimentaria o troppo movimentata comporta un eccessivo consumo di Jing in entrambi i casi. La cosa migliore da fare è quella di dedicarsi al movimento corporeo moderato, in poche parole è sconsigliato rimanere seduti tutto il giorno come lo è allenarsi allo stremo.

La solita cosa vale per l’attività mentale, lasciare che la propria mente elabori continuativamente per tutta la giornata attività di logica, o eccessivamente creative, oppure al contrario lasciare che sia passiva, come guardare programmi televisivi per molte ore, ne va a discapito del Jing. A tal proposito è importante svolgere attività di rilassamento attivo delle mente come la Meditazione quotidiana.

Le emozioni giocano anch’esse un ruolo importante nella conservazione del Jing, poiché se si rimane coinvolti troppo nei vari eccessi emotivi come l’euforia, la tristezza, le preoccupazioni, ecc. il Jing viene notevolmente consumato, gioco forza che la maturità e l’equilibrio emotivo diventano indispensabili e, anche in questo caso, la pratica della Meditazione dimostra un ruolo importante come anche la coltivazione del Pensiero Positivo.

IL QI, L’ENERGIA FUNZIONALE

Il termine più opportuno per tradurre la parola Qi è Soffi. Quando pensiamo ad un Soffio possono venire in mente differenti immagini come per esempio qualcosa che non si vede ma che può spostare un oggetto, perciò si può associare al movimento, un movimento delicato oppure molto potente. Il Qi rappresenta sicuramente le capacità di movimento e di forze presenti all’interno dell’organismo. Il Qi trasforma, circola, riscalda, protegge, nutre e muove. All’interno dell’organismo umano il Qi scorre attraverso dei vettori Energetici definiti Meridiani, ben codificati e mappati dalla Medicina Tradizionale Cinese, i quali veicolano il Qi proveniente dagli Organi e Visceri per assolvere a tutte le funzioni sopra citate. Anche in questo caso, come per il Jing, senza il Qi non c’è possibilità di vita fisica. Il Qi viene estratto anche’esso dal cibo e dai liquidi ingeriti ma, essendo più etereo del Jing, viene anche ricavato dall’aria respirata e ancora più sottilmente, dall’Qi Cosmico che penetra nell’organismo dai punti energetici, dislocati lungo i percorsi dei Meridiani Energetici, soprattutto dalla fossetta presente al disotto dell’Ocipite, nell’intersezione posteriore centrale fra la nuca ed il collo.

INCREMENTARE L’ENERGIA

La cosa migliore da fare è introdurre nel nostro organismo maggior Qi possibile attraverso l’alimentazione, cibi freschi e nutrienti sono ricchi di Jing e Qi, ma anche in questo caso è importante non eccedere poiché, ad esempio, digerire troppo cibo richiederebbe un notevole dispendio di Qi, perciò sarebbe controproducente. Dedicarsi alla pratica di esercizi come Il Qi Gong Saito o i Makko Ho insegnati nel percorso Vita Gioiosa promosso dall’Associazione Dharma Gioioso, permettono fra le altre cose, di assorbire una grande quantità di Qi Cosmico. La pratica della Meditazione consente anche’essa di incrementare Qi Cosmico, per il semplice fatto che quando la mente è quieta, il cervello si rinforza, le funzioni fisiologiche complessive migliorano sponenzialmente e con esse la capacità dei punti energetici di assorbire il Qi Cosmico.

GLI SHEN, IL GODIMENTO DELL’ESISTENZA

Con il termine Shen si identificano una serie di funzioni Energetiche strettamente correlate alle capacità che gli essere umani hanno di entrare in relazione con sé stesse e con il mondo circostante. Terminologie che possono esprimere pienamente il significato di Shen non è facile trovarle, alcuni lo traducono come Spiriti altri come Mente o Psichismi, comunque appropriati. Bottalo, uno dei più importanti maestri italiani di Shiatsu, consiglia di non tradurre questo termine e di lasciare ad ognuno la possibilità di dargli una connotazione personale. La Medicina Tradizionale Cinese ha codificato cinque Shen differenti, ognuno di essi con caratteristiche specifiche. Ogni Shen è strettamente legato ad uno dei cinque organi che la Medicina Tradizionale Cinese reputa fondamentali: Fegato, Cuore, Milza, Polmone e Rene; vengono chiamati i cinque Zang. Gli Shen possono essere considerati delle guide che permettono alle persone di percorrere e realizzare il proprio destino. Nei testi antichi è scritto “Gli Shen dimorano nell’uomo ma non appartengono ad esso”. Un affermazione che fa notevolmente riflettere. Tale espressione può far intendere che l’Energia presente nel Cosmo sia, in un certo senso, Cosciente e che essa venga ad “abitare” gli esseri, nel nostro caso gli umani, conferendo ad ognuno di noi guida e ispirazione nell’arco dell’intera vita, soddisfacendo le richieste della psiche, delle emozioni e della coscienza spirituale, permettendoci di realizzare ogni nostro obiettivo, godere del piacere di vivere e di portare a compimento il nostro destino, il nostro Dharma.

LE LIMITAZIONI DELLE TURBOLENZE EMOZIONALI

Ogni qualvolta è presente un’emozione particolarmente eccessiva, essa va a limitare se non annullare l’azione benefica degli Shen, creando nell’essere umano una cascata di emozioni in eccedenza, che vanno a minare la tranquillità della persona. In altri termini, per poter beneficiare delle funzioni degli Shen, è necessario trovare

L’EQUILIBRIO E LA MATURITÀ EMOTIVA

E per fare questo il miglior modo è vivere sempre più con distacco le circostanze che si presentano quotidianamente.

NON RIMANERE COINVOLTI DAGLI AVVENIMENTI

Paramahansa Yogananda diceva che la vita è come un film, una messa in scena, ognuno ha un ruolo ma, come un attore quando lascia un set cinematografico, non è quel personaggio, così noi pur vivendo quel ruolo ogni giorno, non siamo esso. Vivere la vita in questa maniera ci permette di non identificarci con ciò che svolgiamo abitualmente e questo, fra l’altro, ci permette di controllare maggiormente le nostre emozioni. Rimanendo sull’esempio del cinema, quando vediamo un film proviamo delle emozioni, ma quando finisce dopo poco esse scompaiono. In tal modo vivere con distacco ci permette di, si percepire l’emersione dell’emozioni, ma al contempo evitare che ci sovrastino e che durino più del dovuto. Quando le emozioni eccessive si protraggono troppo nel tempo, ci fanno perdere la lucidità e l’obiettività, non siamo più in grado di sapere cos’è giusto o cosa non lo è. Anche in questo caso è necessario dedicarsi ad attività che permettono l’evolvere della maturità e dell’equilibrio emotivo, le pratiche di lunga vita che provengono dall’oriente e che l’Associazione Dharma Gioioso promuove, sono tutte efficaci per questo obiettivo e, la regina delle discipline è la Meditazione, che permette gradualmente di rimanere sempre meno coinvolti dalla mente pensante (la quale si identifica e distorce il quotidiano), penetrando il silenzio interiore, dove dimora la natura trascendente dell’essere umano e della Coscienza Spirituale, la quale è ben consapevole della sua Vera Natura che si esprime nell’Oceano di Energia Cosmica in cui dimora e di cui è parte.

Un abbraccio d’Energia a tutti e al prossimo articolo,

Namasté!

a cura di Davide Riccio

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