Mi chiamo Valentina Anandavatī Mazzamurro.
Sono nata a Modena negli anni 90, con la fortuna di nascere sotto una famiglia che mi incoraggiasse, nei limiti del concreto, a ricercare i punti forti della mia essenza e delle mie aspirazioni.
Negli anni, fin da piccola, mi sono lasciata guidare dall’intuito, seguendo il flusso di ciò che si apriva davanti a me, rendendo un dono sia le esperienze belle sia quelle più intense, avvicinandomi sempre di più a ciò che sentivo ‘mio’ dal profondo dell’anima.
Dopo i cinque anni di scuola di Moda ho lavorato per qualche tempo in un Atelier di Haute Couture, imparando la serietà e la precisione di questa professione, per poi provare ad avviarmi da sola come sarta e stilista facendo nascere il mio marchio personale: Accarrino Italy – Handmade Couture (che dedicai alla mia amata nonna paterna quando lasciò il corpo: Rosa Maria Carmela Accarrino, sarta anche lei in gioventù come sua madre prima di lei). La mia attività cominciava a fiorire e assieme ad essa cominciava la mia espansione con le prime collaborazioni e vendite ad eventi e come docente di cucito presso un’importante associazione di Modena.
Contemporaneamente a questi primi approcci lavorativi, studiavo in casa cristalloterapia da libri presi in biblioteca e facevo le mie ricerche sull’animo umano e l’immensità che si cela oltre, domande che erano già presenti in me fin dai primi passi.
Dopo circa un anno e mezzo dal mio primo avvio in proprio, trovai lavoro in un negozio d’abbigliamento, e dovetti, per motivi di tempo, accantonare una delle mie due grandi passioni: l’arte del creare vestiti.
Quest’esperienza lavorativa durò 6 anni, 6 anni decisamente trasformanti: dovetti per la prima volta veramente affrontare le gioie e le difficoltà che derivano dal lavorare a stretto contatto con altre persone ed ebbi la possibilità di conoscere da “dentro l’occhio del ciclone’ la mente umana, rimanendone io stessa coinvolta.
In questi anni di “sole e tempesta”, c’erano però obbiettivi che non si erano mai congelati: la mia ricerca spirituale e la cristalloterapia e nel 2016 mi iscrissi alla mia attuale scuola di Bolzano per formazione di operatori olistici, dove mi trovo all’ultimo anno di formazione per cristalloterapeuti.
Nel 2019 smisi di lavorare in negozio e presi una ferma (e per alcuni sconvolgente) decisione, guidata dall’anima, di andare a vivere a Pievepelago: il paesino tra i monti che da sempre ho amato e dal quale, fin da bimba, mi son sentita attratta.
Dal quel momento ho finalmente ristabilito la mia connessione e mi sono potuta dedicare completamente a tutto ciò che realmente era parte di me.
Da qui, grazie ai tempi maturi, una serie di favorevoli eventi si sono aperti davanti a me, portando in evoluzione i miei progetti di vita: il marchio, che per sei lunghi anni era rimasto nel dimenticatoio, è sbocciato con tante soddisfazioni, prendendo gradualmente sempre più piede; e sempre qui, sono venuta a conoscere il Kriyā Yoga al centro Dharma Gioioso, dove ho trovato la completa affinità a tutte mie ricerche di una vita intera, facendo emergere in me la decisione consapevole di diventare una Kriyā-ban. Proprio qui ho avuto anche l’opportunità di conoscere meglio persone stupende come Davide Mahavir e Giada Padmavatī e soprattutto con Padmavatī si è creato un bellissimo legame e un abbondante flusso di idee e di condivisione su quella che è la nostra arte in comune: l’arte del cucito.
Successivamente abbiamo realizzato che potesse essere una bell’iniziativa condividere anche con altri i frutti del nostro lavoro e della nostra esperienza, e dopo averci meditato su, abbiamo deciso di aprire una stagione di corsi guidati aperti a tutti, partendo dalle basi del cucito fino alle tecniche finali di quella che è definita “l’arte del cucito”, arte immortale che negli ultimi anni è stata trascurata, facendo perdere l’originalità e unicità a ciascun individuo, rendendo l’abbigliamento non più veicolo di espressione del sé, ma di piattezza e imitazione della personalità altrui.
Questi corsi non potevano trovare casa migliore del centro Dharma Gioioso, dove l’arte del vivere consapevolmente e l’arte del creare artisticamente si fondono in una sinfonia di vita, che si tinge delle note più sottili dello spirito che tutto sostiene a quelle più dense del fuoco creativo che tutto trasforma.